Un viaggio emozionale durato quasi due anni quello di Riflessi, quinto album della mia discografia.
Scritto in piena pandemia è stato registrato nell’ottobre 2020, presentando la sua prima composizione il 21 dicembre dello stesso anno.
Da lì, a mesi alterni, un singolo per volta, poco a poco lo abbiamo scoperto insieme.
Ma da cosa e perché nasce Riflessi?
Capita, a volte, che dentro di noi qualcosa si spezzi e si venga a lacerare un sentire, un pensiero, una situazione; capita, altresì, che qualcosa nasca e metta le radici per modi di fare totalmente nuovi e diversi.
Accade a tutti, o quasi, ad un certo punto della propria vita, di dover prendere atto e dover ammettere a se stessi, prima ancora che ad altri, che alcuni meccanismi vadano cambiati.
Spesso si pensa che la lealtà la si debba solo al di fuori di noi; ma non c’è lealtà più profonda che quella verso se stessi, a prescindere da come si scelga di gestire il mondo fuori.
Prima o poi bisogna prendere le redini della propria vita tra le mani e guidarla, a meno che il desiderio non sia quello di lasciarla andare un po’ dove capita; nel 2020 ho scelto di assumermi il 100% delle mie responsabilità e camminare senza se e senza ma nella direzione dei miei sogni.
Siamo abituati a pensare che le cose possono accadere solo agli altri e a credere di non meritarle ma, nella maggior parte dei casi, le cose non accadono perché siamo noi a non volerle abbastanza e mettiamo inconsapevolmente in atto processi autosabotanti.
Riflessi è stata una scommessa, un modo del tutto nuovo di guardare al futuro, agendo sul presente.
Fino a qualche tempo fa, intercorreva un lasso di tempo tra un album e un altro; oggi, tutto è diventato così veloce da richiedere agli artisti una produzione costante e continua, che non tutti possono permettersi.
Riflessi è stato un modo di interpretare i tempi e, piuttosto che lanciare quattordici composizioni in una sola volta, diluirne il percorso dando modo a chi ascolta di entrare e lasciarsi entrare più a fondo; un singolo per volta è più semplice da accogliere e fare proprio, piuttosto che un intero album che rischia di rimanere inascoltato o del quale si ascoltano solo le prime tracce.
Sono orgogliosa di presentarti questo nuovo lavoro, frutto di rinunce e di “credo” profondi; un viaggio fatto di stati d'animo e di sensazioni legate alla natura dell’essere.
Ascolta l'album su: https://lnkfi.re/riflessi