Siamo stati bambini eppure ce ne siamo dimenticati. Qualcuno ha anche preso per mano il bimbo che è in sé ma la verità è che la realtà non permette a quel bimbo di fluire come vorrebbe. Quel bimbo è subordinato alle scelte che l’adulto, per via della società, è costretto a fare. Sarebbe bello poter tornare ad essere bimbi anche solo per un giorno ma ogni età ha la sua bellezza ed è giusto che sia così. Di sicuro, possiamo fare in modo che lo stile di vita dei più piccini influenzi il nostro, in modo che, mescolando le loro carte alle nostre, possiamo essere più vincenti.
Cosa manca a noi adulti che i bambini possiedono? Come canta Renato Zero… il coraggio delle idee! I bambini sono in grado di creare valore e realtà differenti ovunque si trovino. Sono in grado di inventarsi e reinventarsi a seconda di ciò che hanno voglia in quel preciso momento. Non hanno paura di cadere, di sbagliare, di farsi male. Creano di volta in volta la propria realtà, la propria isola, un’isola completamente diversa dalla precedente, un’isola che prima non c’era e poi c’è. In effetti, il titolo di questo blog, L’isola che non c’era, sta ad indicare che se non c’era, ora c’è… e questa credo sia una delle gioie più grandi al mondo!
Ma L’isola che non c’era è, ancor prima che il titolo di questo blog, il nome di una delle più prestigiose redazioni italiane a cui è dedicata questa mia composizione, non casualmente omonima. Il 18 luglio 2020 presso il CPM di Milano ho vinto il premio L’artista che non c’era, istituito proprio dalla redazione L’isola che non c’era. L’emozione è stata così incredibile che ho voluto omaggiare la redazione con questa mia composizione, in uscita il 21 agosto 2021 su tutte le piattaforme digitali. Ti invito, pertanto, ad iscriverti al mio Canale YouTube, per festeggiare insieme l’arrivo de L’isola che non c’era... che ora c’è!