
Dallo scorso maggio, la mia discografia ha preso una piega particolare: un divertente quattro mani per pianoforte, un duo allegro e brioso per clarinetto e pianoforte, e ora una composizione cristiana per coro e sezione ritmica. Se all’apparenza sembra che un filo logico non ci sia, quel filo esiste, ed è celebrare la vita.
Siamo così presi da cose, pensieri, ritmi orari da seguire, che la vita, ahimè, finisce spesso nel dimenticatoio. Sono dell’idea che sia necessario stilare a grandi linee una progettualità, ma anche che dovremmo uscire “fuori strada”, abbandonando i pensieri già tracciati, per seguirla, quella vita che sa sempre meglio di noi dove è giusto portarci.
È per questo motivo che, nel corso degli ultimi mesi, ho sentito l’esigenza e la voglia di non tralasciare nessuna tappa imprevista, arrivando fino a quella che ci vedrà coinvolti a breve.
Quando qualche anno fa ho iniziato a intraprendere il mio percorso discografico, avevo deciso di proseguire sul filone contemporary classical. Solo recentemente mi sono resa conto che deviare lungo la via avrebbe apportato beneficio alla mia musica e anche a me stessa. La musica non conosce etichette, e se fino a poco tempo fa usavo la parola parentesi, per indicare i progetti che si allontanavano dalla mia - forse troppo univoca - via maestra, ora amo considerarle fessure dalle quali filtra una luce inaspettata.
Nei prossimi mesi, continueremo a deviare, e lo faremo per vedere scenari possibili solo a chi ha il coraggio di intraprendere sentieri diversi.
Intanto, ti aspetto il 19 luglio sui negozi digitali e sul mio Canale YouTube per un nuovo singolo, insieme a Sara Rotunno (soprano), Badrya Razem (contralto), Emanuele Schiavone (tenore), Vito Giammarelli (basso), Nunzio Laviero (basso elettrico), Paolo Galante (batteria).